Sono confermati fino al 2024 alle stesse condizioni bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus verde; proseguono ma con qualche variazione bonus facciate e bonus mobili; viene introdotto un nuovo bonus per abbattere le barriere architettoniche.
È quanto prevede la Legge di Bilancio 2022 approvata dalla Camera con 414 voti favorevoli, 47 contrari e 1 astenuto.
Sommario
Sono prorogate di tre anni, fino al 31 dicembre 2024, le agevolazioni fiscali per:
– il recupero del patrimonio edilizio (bonus ristrutturazioni del 50% su una spesa massima di 98mila euro per unità immobiliare);
– la riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus ordinario del 50 o 65% e per le parti comuni del 70-75% o dell’80-85% in caso di opere finalizzate anche alla riduzione del rischio sismico);
– l’adozione di misure antisismiche e l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici (sismabonus 50%, 70-80%, 75-85%, incluso quello spettante a chi acquista immobili nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici).
Per bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus, se gli interventi, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, sono classificati come attività di edilizia libera oppure non superano i 10.000 euro, non occorre produrre il visto di conformità e l’attestato di congruità delle spese.
Le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni sono detraibili con la stessa aliquota delle detrazioni alle quali si riferiscono.
Prorogato fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus verde del 36%, con tetto di 5mila euro ad appartamento, per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo, di pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi, e per realizzare coperture a verde e giardini pensili. Spetta anche per gli interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, con tetto di 5mila euro per unità abitativa.
Proroga con modifiche anche per la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Il bonus mobili manterrà l’aliquota del 50% e sarà fruibile fino al 2024 ma con un tetto di spesa che scende (dagli attuali 16.000) a 10.000 euro nel 2022 e a 5.000 euro nel 2023 e 2024.
Come preannunciato nelle scorse settimane, il bonus facciate sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022 ma sarà meno generoso: l’aliquota scenderà infatti dal 90% al 60%. Confermate le regole già vigenti: le spese agevolabili sono quelle per interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B.
Parallelamente alle detrazioni, sono estese le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.